Dr. Riccardo Di Bella Tel: +39 0525 420 549 |
Dr. Vittorio Marco Bellini Tel: +39 0525 420 549 |
Dr. Dimitri Canepari |
Le strutture ErdoX Neve (Dk300-Dk350-Dk400-Dk450 cm ca.) rappresentano la soluzione più rapida e sicura per la realizzazione di interventi per il consolidamento attivo di potenziali fenomeni valanghivi. Le opere di difesa attiva sono quelle che vengono realizzate nella zona di formazione o meglio di possibile distacco della valanga.
La funzione degli elementi fermaneve, posati secondo una disposizione frammentaria interrotta, è quella di stabilizzare il manto nevoso nella zona di potenziale distacco contenendo i volumi potenzialmente dislocabili e riducendo, di fatto, il rischio e/o gli effetti della valanga. La struttura ErdoX è stata concepita, sviluppata e progettata come opera di stabilizzazione del manto nevoso e, conseguentemente, è stata dimensionata e verificata seguendo le indicazioni della normativa WSL-FNP di Davos.

CARATTERISTICHE BARRIERE ERDOX NEVE A MONOANCORAGGIO
- Ridurre ai minimi termini le lavorazioni in quota che, in questo caso si limitano al tracciamento e alla realizzazione degli ancoraggi passivi in doppia fune spiroidale. Un solo ancoraggio per struttura;
- Elementi pre-assemblati che permettono montaggi facili e veloci in siti differenti da quello di effettivo utilizzo trasferendo la maggior parte delle lavorazioni a valle riducendo i rischi per le manovalanze e le incertezze sul corretto assemblaggio degli elementi (circa 30 minuti a struttura);
- Peso contenuto che permetto l’elitrasporto in quota;
- Maestranze e attrezzature in cantiere estremamente ridotte. Le operazioni in quota si riducono, una volta realizzati gli ancoraggi, al collegamento della struttura agli stessi tramite una spina fornita congiuntamente alla struttura;
- Basso impatto ambientale. Trattandosi di disposizione frammentata interrotta viengono garantiti interspazi tra le barriere che permettono il passaggio della fauna locale tra gli elementi costituenti le file di strutture;
- Costi ridotti.
La pressione della neve sull’opera viene invece calcolata facendo riferimento a “Costruzioni di opere di premunizione contro le valanghe nella zona di distacco” (Berna, 2007) e dipende dai seguenti fattori:
• ρ, densità media della neve;
• H, altezza verticale della neve sul posto dell’opera;
• K, fattore di scorrimento, dipende dalla densità della neve e della pendenza del terreno;
• N, fattore di scivolamento, dipende dal tipo di esposizione, dalla rugosità del terreno e dalla sua esposizione al sole (vedi art. 25);
• fc, fattore di altitudine, che caratterizza la dipendenza dalla densità dell’altitudine;
• fR, fattore marginale, dipende dagli intervalli laterali tra le opere (rispettivamente dalla loro disposizione) e dal fattore di scivolamento.

Le strutture ErdoX sono verificate secondo calcoli strutturali eseguiti in conformità a quanto previsto dalle norme tecniche vigenti relative alle opere in cemento armato e geotecniche, e più precisamente:
UNI EN 1993-1-1 “Eurocodice 3” – Progettazione delle strutture di acciaio Parte 1 – 1: Regole generali e regole per gli edifici;
UNI EN 1993-1-8 “Eurocodice 3” – Progettazione delle strutture in acciaio Parte 1 – 8: Progettazione dei collegamenti;
UNI EN 12385-4 “Funi in acciaio – Sicurezza”;
EN 10204:2004 “Metallic products – Types of inspection documents”;
D.M. 22.03.2018 “Norme tecniche per le costruzioni”.
Ogni soluzione dovrà essere minuziosamente valutata e verificata in funzione delle specifiche esigenze di progetto. Tutte le tipologie di barriere Erdox sono state soggette a prove sperimentali sia in vera grandezza che sperimentali al fine di ottimizzare le caratteristiche dei materiali nello sviluppo dei modelli agli elementi finiti e verificare l’attendibilità dei risultati ottenuti tramite i software di verifica. Il nostro staff tecnico è a vostra completa disposizione per valutare e consigliare le migliori soluzioni progettuali.
Snodo centrale a cerniera sferica capace di consentire il movimento relativo del piano di trattenuta rigido rispetto all’aggancio del fuso tubolare; tale accorgimento rende la barriera ErdoX Neve ISOSTATICA, ovvero capace di annullare il trasferimento di sollecitazioni flessionali indotte da locali cedimenti dei vincoli di appoggio sulla struttura.
- Adeguato dimensionamento del gambo centrale calcolato in funzione dei valori di pressione verticale che l’eventuale presenza di placche di ghiaccio potrebbero determinare sullo stesso; si tratta di carichi spesso ignoti, mai misurati, che vengono stimati e forniti in modo ufficioso dallo stesso Istituto federale di ricerca sulla Neve e le Valanghe di Davos.
La pluriennale esperienza nel settore ci ha portato a sviluppare varie tipologie di pali con differenti caratteristiche prestazionali utili a soddisfare le esigenze dei progettisti. Tutte le tipologie di pali sono state comunque concepite nell’ottica di ottimizzare il peso della struttura, al fine di consentire un agevole elitrasporto.
- Presenza di un sistema di controventi di valle, applicati direttamente alla struttura, aventi il compito di contrastare l’insorgere di sollecitazioni flessionali nelle aste determinate dalla presenza di placche di ghiaccio e neve sulle funi di controvento di monte ubicate nella porzione superiore della barriera ErdoX Neve.
Questa porzione della struttura è una caratteristica unica nel suo genere ed è stata brevettata da Betonform per trovare una valida soluzione ad un problema che è stato nel tempo oggetto di devastanti deformazioni nelle classiche barriere a monoancoraggio.
- Pannello in fune in possesso di certificazione CVT (Certificato di Valutazione Tecnica) o CE in conformità al Regolamento 305/2011 (ex Direttiva Europea 89/106/CEE) ed in accordo alle prescrizioni del D.M. 14/01/2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni). I pannelli di rete metallica saranno realizzati con funi di orditura di acciaio ad anima metallica di grado non inferiore a 1770 N/mm2 (UNI EN 12385-2), aventi un diametro pari a 8 mm (UNI EN 12385-4), galvanizzata con lega eutettica di Zinco/Alluminio, Classe A, intrecciata in modo da formare maglie romboidali di dimensioni nominali non superiori a 300x300 mm;
- rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale, tessuta con filo d’acciaio, protetto Galfan (lega eutettica Zn-Al5%) UNI EN 10244-2 (Tabella 2 – Classe A). I pannelli in rete doppia torsione sono bordati laterlamente al fine si semplificare le operazioni di assemblaggio.
- Cavi controvento realizzati con funi di orditura di acciaio ad anima metallica di grado non inferiore a 1770 N/mm2 (UNI EN 12385-2), aventi un diametro pari a 16 mm (UNI EN 12385-4), galvanizzata con lega eutettica di Zinco, Classe A. Tutti i cavi utilizzati sono redanciati e vengono manicottati a pressione in stabilimento;
tale soluzione tecnica consente di evitare l’utilizzo di morsetti che potrebbero essere posizionati o non serrati a dovere e garantisce il mantenimento nel tempo delle caratteristiche di resistenza dell’aggancio oltre che rendere più facili e snelle le fasi di montaggio del sistema.
Si tratta di una struttura metallica, a forma piramidale, dal peso contenuto, di facile trasporto e veloce posa. La velocità del sistema è garantita dal fatto che la stessa necessità del collegamento ad un'unica fondazione costituitada un tirante passivo realizzato in opera. Nella quasi totalità degli interventi vengono realizzati ancoraggi in doppia fune spiroidale. Il dimensionamento dell'ancoraggio viene rimandato al progettista al quale vengono indicate le pressioni di progetto effettuate da analisi effettuate dal nostro ufficio tecnico.